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Il giudice onorario

Il giudice onorario viene nominato dal consiglio superiore della magistratura tra una rosa di esperti della materia che, nel caso degli psicologi è la Psicologia con particolare riferimento alle tematiche inerenti i minori e la famiglia.

Interagendo con i giudici professionali nel collegio, mette in comune le proprie conoscenze e la propria sensibilità professionale per contribuire alla comprensione dei fattori psicologici pedagogici medici e sociali in gioco.

Esercita le stesse funzioni del magistrato ordinario; è un Giudice a tutti gli effetti  e quindi, nell’esercizio di questa attività, è tenuto ad osservare i principi deontologici della magistratura.

Compito del Giudice onorario è quello di giudicare. Egli ha la stessa funzione del Giudice togato con la differenza che il giudizio di quest’ultimo è dato sulla base delle norme giuridiche mentre quello del Giudice onorario è dato sulla base delle conoscenze tecniche e scientifiche di cui egli è portatore.

Giudice onorario Punto e Virgola
Il giudice onorario Punto e Virgola

Il giudice onorario può essere delegato a funzioni monocratiche nei seguenti casi:

  • Nel settore amministrativo per seguire l’affidamento ai servizi sociali del minore sottoposto alla misura della “libertà assistita”;
  • Nel processo penale, nella procedura della messa alla prova (e della mediazione) per l’audizione del minorenne imputato e degli operatori dei servizi;
  • Nel settore civile in questi casi:
  • se delegato del presidente del tribunale come relatore della pratica, quindi abilitato a disporre anche autonomamente degli accertamenti istruttori nei procedimenti che attengono alla sua cultura e preparazione (per esempio nei colloqui per le idoneità all’adozione internazionale e nelle procedure di abbinamento nell’adozione nazionale);
  • se designato dal collegio per l’assunzione delle prove ammesse dal collegio stesso.

È parte del ruolo di giudice spiegare al minore e agli adulti che lo circondano il senso delle attività processuali e le ragioni anche etico-sociali delle decisioni.

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“Il libero convincimento del giudice trova una preziosa risorsa nonché un limite invalicabile nelle acquisizioni scientifiche. La valutazione della condotta umana, presente sotto il profilo oggettivo e soggettivo in ogni processo penale, non può affidarsi solo a generiche massime d’esperienza, mutuate dal senso comune.”

Linee guida psicoforensi