Cultura ecologica del lavoro

Oggi, in un presente in cui si parla di smart working e di ridefinizione del lavoro, è impensabile non parlare di ecologia del lavoro. Per le persone è sempre più indispensabile trovare un equilibrio tra ambiente sociale esterno (il lavoro) e l’ambiente interno (valori, credenze, aspirazioni, opinioni e sentimenti): questa nuova tendenza viene definita proprio “cultura ecologica del lavoro”.

Le organizzazioni hanno bisogno di adottare una filosofia diversa e basare il nuovo approccio di gestione delle persone sulla comprensione del fatto che l’uomo, in sé, è in continuo cambiamento, alla ricerca di nuove esperienze, saperi, competenze e emozioni. Occorre favorire un’ecologia del lavoro e delle relazioni umane che sia contemporaneamente vantaggiosa per le aziende, i dipendenti e i loro clienti: per le persone. Bisogna fare un salto di qualità a livello umano.

Quindi, se si vuole raggiungere un buon equilibrio e benessere psicologico diventa fondamentale chiedersi:

• Chi sono?
• Cosa desidero dalla vita e dal mio lavoro?
• Quali sono le mie ambizioni e aspirazioni? Cosa sono disposto a rinunciare per raggiungere i miei obbiettivi professionali?
• Quali compromessi professionali non sono disposto ad accettare per evitare di compromettere alla qualità della mia vita personale?

Bisogna quindi puntare all’ABC: Apprendimento continuo, Bisogni, Creatività. Questi tre fattori si originano e sussistono quando l’uomo può vivere emozioni positive, trovando una corrispondenza tra la sua etica e i valori dell’organizzazione in cui decide di fermarsi, sì, il tempo necessario. Per ottenere questi risultati bisogna rivedere la cultura organizzativa, la flessibilità di orari e luoghi di lavoro, la dotazione tecnologica e gli spazi fisici.

In ottica di una nuova ecologia del lavoro, le organizzazioni che lavoreranno sull’ingaggio e sulla motivazione del lavoratore lo aiuteranno a sviluppare performance più elevate, le quali si tradurranno conseguentemente in risultati aziendali. Solo così è possibile parlare, dunque, di lavoro sostenibile.